Archeologia macabra: fossa comune nel cuore di Atene

Archeologia macabra: fossa comune nel cuore di Atene
Di Alberto De Filippis
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Una fossa comune nel cuore di Atene.

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Una fossa comune nel cuore di Atene. È la sensazionale scoperta archeologica di 80 scheletri che potrebbero appartenere agli uomini guidati da Cilone che nel 632 a.C. cercarono di prendere il potere ad Atene ed instaurare una tirannide, come descritto da Tucidide ed Erodoto.

Il ritrovamento archeologico è avvenuto nell’area sud di Atene, nell’antica zona portuale di Palaio Faliro. Alcuni degli scheletri erano incatenati e le posizioni ai ceppi restano a testimoniare la brutta, e violenta, morte compiuta. Si tratta quindi di prigionieri passati per le armi.

“Sono stati tutti uccisi, ma la sepoltura è avvenuta con rispetto”, dice l’archeologa che dirige le operazioni. “Non si trattava di schiavi o sconosciuti seppelliti alla meglio”.

Il golpe fu tentato da Cilone, atleta vincitore delle Olimpiadi che occupò l’acropoli durante i giochi del 632 a.C. appunto, insieme ad altri compagni. Gli insorti vennero però circondati e presi per fame. Una volta arresi vennero tutti uccisi. Se la datazione dei resti coincidesse con quelle date, la scoperta sarebbe davvero eccezionale.

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