Recep Tayyip Erdogan ignora l’Occidente e procede verso l’introduzione della pena di morte in Turchia.
Recep Tayyip Erdogan ignora l’Occidente e procede verso l’introduzione della pena di morte in Turchia.
L’annuncio antcipa la conferma degli arresti di 26 generali, mentre Fethullah Gulen, accusato da Ankara di essere il regista del fallito golpe, dice che la richiesta di estradizione agli Stati Uniti non andrà a buon fine.
“La questione sarà discussa in parlamento – ha detto Erdogan in piazza a Istanbul – Questi vigliacchi ci hanno bombardato e credo che i partiti politici rappresentati in Parlamento prenderanno la decisione migliore. In qualità di autorità garante, vi comunico che se faranno questa scelta, io l’approverò”.
Il repulisti non risparmia neanche Taksim, la piazza della protesta anti-Erdogan, oggi ripresa dai suoi sostenitori. Ospiterà una caserma e verrà chiuso lo storico Centro culturale Ataturk.
Il governo risponde ai moniti dell’Occidente diffondendo le immagini dell’attacco contro il palazzo presidenziale e in nome dei civili uccisi oscura una ventina di siti web dell’opposizione. Un clima che sfocia in atti di violenza armata incontrollata con molti attacchi anche contro le minoranze religiose. A Trebisonda è stata danneggiata la chiesa di Santa Maria.
Leggere con attenzione
— beppe severgnini (@beppesevergnini) July 17, 2016ferrariant</a>, uno che la Turchia la conosce bene <a href="https://t.co/0wQB9aYfvo">https://t.co/0wQB9aYfvo</a> <a href="https://twitter.com/Corriere">
Corriere