Giappone, voto per la Camera Alta: in gioco la Costituzione

In Giappone con il voto di oggi per il rinnovo della Camera Alta c‘è in gioco la rifoma della Costituzione. In particolare dell’art.9 della carta fondamentale, norma posta a presidio dell’indole pacifista del Paese.
Se, come si prevede, il partito conservatore del premier Shinzo Abe, insieme ad alcune formazioni minori, riuscirà a conquistare i 2/3 del Senato, i numeri permetteranno di procedere a questa storica riforma.
“Ci saranno delle conseguenze pesanti se la nostra Costituzione verrà reinterpretata. Io ho 4 nipoti e vorrei che ereditassero una Costituzione senza pecche. Questo è ciò che mi aspetto con queste elezioni”, afferma un elettore ai seggi. Gli fa eco un altro: “Voterò per il partito che penso ascolterà i cittadini giapponesi. Vorrei davvero facciano il meglio”.
Il tema della riforma costituzionale è stato tenuto abilmente in sordina in una campagna elettorale condotta prevalentemente sui temi economici. L’evoluzione nel senso della riforma è guardato da vicino da Cina e Corea.