Israele ha cinto d'assedio la città di Hebron nella Cisgiordania occupata in risposta alle violenze palestinesi, che non si fermano.
Le violenze tra israeliani e palestinesi nella Cisgiordania occupata non si fermano.
Una donna palestinese è stata uccisa al check point del mausoleo del Patriarca di Hebron per avere tentato di pugnalare le guardie, secondo le forze dell’ordine israeliane.
Un uomo israeliano è morto, la moglie e i due figli adolescenti sono rimasti feriti per il fuoco sparato contro l’auto su cui viaggiavano nell’insediamento ebraico di Otniel.
1 killed, 3 wounded after shots fired at family driving near Hebron & caused crash. IDF searching area for terrorist pic.twitter.com/sCQCultqwP
— IDF (@IDFSpokesperson) July 1, 2016
Violenze anche tra forze israeliane e palestinesi al check Point di Qalandia che collega la Cisgiordania e Gerusalemme.
Hebron è stata posta sotto assedio nelle ultime 24 ore dopo
l’omicidio della 13enne israelo-statunitense, accoltellata nel suo letto da un giovane palestinese.
Sullo sfondo di questo aumento di violenze l’incontro del Quartetto per il Medio Oriente impegnato nei negoziati per la pace: nell’ultimo rapporto sottolinea la necessità per gli israeliani di interrompere la costruzione delle colonie e per i palestinesi di fermare gli atti terroristici.
Il rapporto del Quartetto “non soddisfa i palestinesi” visto il “tentativo di equiparare le responsabilità di un popolo che vive sotto occupazione e l’occupante militare straniero”.