Cuccioli congelati nel "Tempio delle tigri". Macabra scoperta in Thailandia

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Di Diego Giuliani
Cuccioli congelati nel "Tempio delle tigri". Macabra scoperta in Thailandia

I cadaveri di 40 cuccioli di tigre di uno o due giorni appena ritrovati in un congelatore, insieme alle carcasse di altri animali. Macabra scoperta della polizia tailandese al terzo giorno di perquisizioni nel cosiddetto “Tempio delle tigri”: luogo di culto buddista rinconvertito ad attrazione turistica, sgomberato negli scorsi giorni all’ovest di Bangkok con l’accusa di alimentare il traffico illecito di specie protette.



Forse congelati per scagionare il tempio dalle accuse di traffico di specie protette


La direzione ha rifiutato ogni commento ma sulla pagina Facebook del tempio si legge che dal 2010 si era posto fine alla pratica di cremare i cuccioli morti in tenera età.

Alla domanda sul perché i cuccioli siano stati congelati e conservati, i gestori della pagina Facebook del tempio rispondono ipotizzando che il veterinario possa aver ordinato di fermarne la cremazione proprio per allontanare il sospetto di alimentare il traffico di specie protette.

Da luogo di culto a zoo (in barba alle convenzioni)



Chiuso al pubblico dall’inizio delle perquisizioni, il tempio deve soprannome e fama alle 137 tigri che ospitava e con cui ai visitatori veniva permesso di giocare.

Secondo la polizia tailandese, il ritrovamento dei cadaveri di tigrotti potrebbe corroborare le accuse nei confronti del tempio. La Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione vieta a luoghi come questo l’allevamento di specie protette. Il tema è tanto più caldo in Thailandia, in quanto il paese è un importante crocevia nel loro traffico e commercio internazionale.