Francia: sciopero a oltranza nelle raffinerie, il 20% dei distributori è a secco

In Francia non si placa la protesta contro la nuova legge sul lavoro.
Le conseguenze più evidenti riguardano la produzione di carburanti e il 20% dei distributori rimane a secco.
Quasi tutti i depositi petroliferi bloccati sono stati liberati con l’intervento delle forze dell’ordine, ma la maggior parte dei lavoratori delle raffinerie prosegue nello sciopero a oltranza.
“La raffineria di Feyzin, a sud di Lione – spiega Phillipe Mathieu, inviato di euronews – tratta più di 5 milioni di tonnellate di greggio ogni anno. Da venerdì, come altre raffinerie in Francia, non produce assolutamente più nulla.”
Mentre il governo ha espresso disponibilità a qualche lieve modifica alla legge, due dei maggiori sindacati ne chiedono il completo ritiro.
“Noi non prendiamo in ostaggio le persone – dichiara Jean-François Vapillon, segretario federale del sindacato FO Fédéchimie -. Abbiamo esercitato il nostro diritto di sciopero per poter contrastare le proposte del governo su questa legge sul lavoro. Noi siamo per il ritiro di questa legge. Siamo una fabbrica strategica per la benzina. Effettivamente, si può capire che la penuria di carburante possa innervosire qualcuno, ma non ne siamo noi la causa.”
Dopo le manifestazioni di giovedì, cui ahnno partecipato quasi 300.000 persone, secondo il sindacato CGT (la metà secondo le autorità), si prepara una nuova giornata di protesta per il 14 giugno.
Intanto l’ente dell’aviazione civile, come misura precauzionale, ha invitato le compagnie aeree a fare rifornimento durante gli scali all’estero.