Anche il secondo marò potrà tornare in Italia. Salvatore Girone, che a New Delhi è accusato, assieme a Massimiliano Latorre, di aver ucciso due
Anche il secondo marò potrà tornare in Italia. Salvatore Girone, che a New Delhi è accusato, assieme a Massimiliano Latorre, di aver ucciso due pescatori nel 2012, potrà attendere in patria la sentenza della Corte dell’Aja, alla quale l’Italia si è rivolta dopo un lungo braccio di ferro con l’India sulla competenza a giudicare gli imputati. Lo ha stabilito lo stesso Tribunale internazionale.
Soddisfatto il ministro degli esteri italiano. “Il giudice internazionale ci ha dato ragione una prima e una seconda volta” ha dichiarato Paolo Gentiloni “e io sono convinto che quando si entrerà nel merito ci darà di nuovo ragione. Alla fine, le ragioni di Girone e Latorre, le ragioni dell’Italia, prevarranno. Ci vorrà un po’ di tempo, ma prevarranno”.
Permangono incertezze sulle modalità del rientro di Girone, che dovrà essere concordato tra Italia e India e che potrebbe avvenire nel giro di qualche settimana, mentre per la sentenza dell’Aja sulla giurisdizione sul caso ci vorranno probabilmente due o tre anni.
L’altro marò è già in patria da tempo per motivi sanitari, dopo l’ictus subito nel 2014.