Terremoto in Ecuador: Onu avvia ponte aereo d'emergenza, oltre 400 le vittime

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Di Euronews
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Correa: "ci vorranno anni per ricostruire"

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Il titolare di un hotel viene estratto vivo dalle macerie dell’edificio a Portovejo, in Ecuador. È uno dei pochi dispersi ritrovati in vita dopo oltre 48 ore dal sisma di magnitudo 7.8 gradi che ha colpito la costa pacifica del Paese latino americano e che sta assumendo le dimensioni di una vera tragedia nazionale. In precedenza, nella stessa città, i soccorritori avevano estratto 7 cadaveri dalle macerie.

Il bilancio del sisma, ancora provvisorio, è di 413 morti e più di 2.500 feriti. Intere località sono state rase al suolo, “ci vorranno anni per ricostruire – ha detto il Presidente, Rafael Correa – e costerà miliardi di dollari”.

L’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati ha avviato un’operazione di distribuzione di aiuti via aerea. Porterà beni di prima necessità, oltre a tende, teli di plastica, set da cucina e zanzariere per arginare il rischio causato dal virus Zika.

L’Unicef ha fornito 20.000 compresse per la potabilizzazione dell’acqua a Pedernales, una cittadina costiera di poco più di 40 mila abitanti che è stata praticamente rasa al suolo dalle scosse.

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