Petrolio, Welch:"Impossibile accordo senza Iran, mercato in equilibrio entro fine anno"

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I Paesi produttori non sono riusciti a raggiungere un accordo per congelare la produzione di petrolio: parleremo delle conseguenze con Spencer Welch

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I Paesi produttori non sono riusciti a raggiungere un accordo per congelare la produzione di petrolio: parleremo delle conseguenze con Spencer Welch, direttore della IHS Energy a Londra.

Perché i produttori di petrolio non hanno raggiunto un accordo? Non si poteva trovare un compromesso con l’Iran, che non ha partecipato al vertice?

Spencer Welch, IHS

“Di sicuro, è stato molto difficile senza l’Iran, fino all’ultimo minuto non era chiaro se avrebbe partecipato o meno, ma già prima della riunione l’Arabia Saudita aveva reso noto che non avrebbe congelato la produzione se l’Iran non fosse stato coinvolto. Dal canto proprio, l’Iran ha detto di non voler bloccare la produzione, perché sta ancora cercando di recuperare la quota di mercato prima delle sanzioni per il nucleare”.

euronews:

Abbiamo già preso atto delle prime reazioni del mercato: come verrà influenzato il mercato mondiale del petrolio nel medio termine?

SW:

“I prezzi sono scesi stamani di circa 2 dollari al barile, come reazione alla riunione di Doha; in realtà i prezzi sarebbero probabilmente scesi più di così, tuttavia c‘è un problema di produzione in Kuwait, il che si è rivelato essere un dato positivo. I prezzi andranno giù per un altro paio di mesi, nella seconda metà di quest’anno, fino a quando il mercato riacquisterà il naturale equilibrio tra domanda ed offerta”.

euronews:

Cosa dovremo aspettarci dalla prossima riunione dell’OPEC nel mese di giugno? Potrebbero congelare o addirittura tagliare la produzione?

SW:

“Penso che quanto scaturito dalla riunione di Doha dimostri che finchè l’Iran non raggiungerà di nuovo i livelli di produzione precedenti alle sanzioni per il nucleare, quando produceva 4 milioni di barili al giorno, finchè non recupererà quel livello di produzione e lo renderà stabile, nessun accordo potrà essere sottoscritto. E ci vorrà un bel po’ di tempo. Ritengo che poco di positivo possa venir fuori dalla riunione dell’OPEC, prevista a giugno, in quanto l’Iran sarà ancora in fase di recupero della quota di mercato, dunque l’Arabia Saudita non sarà disposta a raggiungere un accordo. Ci vorrà tempo prima che l’Iran torni ai citati standard produttivi e quindi prima che qualsiasi tipo di accordo possa essere sottoscritto. Solo allora, il mercato potrà raggiungere nuovamente un equilibrio”.

euronews:

Quando il mercato potrebbe riequilibrarsi?

SW:

“Potremmo ipotizzare il secondo semestre di quest’anno. Al momento, come lei ha detto, il mercato ha un eccesso di offerta ma la produzione è in calo, in particolare per quanto riguarda gli Stati Uniti, che hanno raggiunto il picco produttivo lo scorso anno e sono sotto di oltre mezzo milione di barili al giorno, il che è dovuto al calo del prezzo del petrolio. Il fatto che la domanda sia in aumento e l’offerta in calo, pertanto, condurrà il mercato verso una nuova posizione di equilibrio, ci aspettiamo che ciò avvenga nella seconda metà di quest’anno”.

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