Brasile: l'ex presidente Lula è capo di gabinetto del governo Rousseff

In Brasile l’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva entra nel governo Rousseff come capo di gabinetto. Lula da Silva ha accettato l’offerta della presidente Dilma Rousseff e ora sarà il suo braccio destro. Un incarico che gli vale l’immunità e che lo mette a riparo dall’inchiesta sulla compagnia petrolifera statale Petrobras che lo vede indagato per corruzione e riciclaggio di denaro.
La procura di San Paolo ha chiesto l’arresto preventivo di Lula da Silva, accusato – nello specifico – di aver mentito sulla proprietà di una casa che appartiene ad un’azienda di costruzione sotto inchiesta per corruzione nello scandalo Petrobras.
L’indagine, aperta nel 2014, ha travolto il governo, scoperchiando un sistema di false fatturazioni, che assicuravano tangenti ai politici della coalizione al governo con soldi prelevati dalle casse dell’azienda petrolifera statale Petrobras.
L’inchiesta ha screditato l’esecutivo facendo crollare il consenso della presidente Rousseff al 10%.
Per chiedere le sue dimissioni, oltre un milione di persone sono scese in piazza il 13 marzo in Brasile.