Nella tendopoli di Idomeni, in Grecia, non c‘è soddisfazione per l’accordo raggiunto a Bruxelles. Anzi, i profughi sono delusi dalla mancata
Nella tendopoli di Idomeni, in Grecia, non c‘è soddisfazione per l’accordo raggiunto a Bruxelles. Anzi, i profughi sono delusi dalla mancata soluzione dell’impasse in cui si trovano. La Macedonia non lascia passare la maggior parte dei richiedenti asilo e respinge coloro che arrivano da città considerate sicure, anche se si tratta di Baghdad o Damasco.
“Siamo solo carte da gioco”, esclama Abu Haida, siriano. “Nessuno ci considera come esseri umani. Abbiamo sogni, abbiamo una vita, abbiamo figli, ma veniamo presi in considerazione solo per questioni di soldi, siamo numeri.”
“Ovviamente ci sentiamo delusi” afferma un altro siriano, Ahmed. “La maggior parte delle persone presenti spera che si aprano le frontiere, almeno per coloro che sono bloccati qui, ma hanno detto che non c‘è modo di attraversare il confine. Questo ci fa star male, ci fa arrabbiare.”
Per molti rifugiati che hanno tentato la via della Grecia è impensabile tornare in Turchia, anche perché non avrebbero i mezzi per sostentarsi, durante l’attesa, probabilmente lunga, di un visto che i Paesi europei concederanno verosimilmente solo a pochi.