Bangladesh: confermata pena di morte per un leader di Jamaat-e-Islami

La Corte Suprema del Bangladesh ha confermato la condanna a morte del leader islamico Mir Quasem Ali per crimini di guerra che risalgono al 1971, durante la lotta di indipendenza dal Pakistan.
Quasem Ali, 64enne industriale e tesoriere del partito Jamaat-e-Islami, in gioventù faceva parte di una milizia filo-pachistana. Nel 2014 fu condannato da un tribunale speciale per aver ucciso sette indipendentisti, tra cui un minorenne.
La Corte Suprema, cui i suoi legali hanno fatto appello, lo ha prosciolto per tre dei 4 capi di imputazione, ma ha confermato la pena capitale per l’ultimo.
La sicurezza è stata rafforzata a Dacca nel timore di rappresaglie dei militanti islamici.
Nei nove mesi di guerra morirono circa 3 milioni di persone.