Usa, crescono gli occupati a febbraio: un incoraggiamento per la Fed

L’economia statunitense ha creato più occupazione del previsto a febbraio: un segnale rassicurante che potrebbe consentire alla Fed di rialzare nuovamente i tassi di interesse nel corso dell’anno.
Dopo i 271mila posti di lavoro creati a dicembre e i 172mila di gennaio, lo scorso mese il numero di occupati è salito di 242 mila unità. Il tasso di disoccupazione è fermo al 4,9%, ai minimi degli ultimi otto anni.
L’unica nota meno che positiva riguarda il salario settimanale medio, sceso di 3 centesimi di dollaro rispetto a gennaio. Un calo dovuto essenzialmente a un’anomalia del calendario.
Per il resto, la crescita di posti di lavoro riguarda quasi ogni settore produttivo, ad eccezione del manifatturiero e del minerario.
Questi dati, insieme a quelli già diffusi sulle spese delle imprese e dei consumatori, suggeriscono che l’economia americana abbia ripreso slancio, dopo il rallentamento della crescita a fine 2015.
E potrebbero incoraggiare la Federal Reserve a intervenire nuovamente sui tassi, forse già a giugno, dopo il rialzo di dicembre: il primo in quasi dieci anni.