Uscire dall’Unione europea: può veramente farlo Londra? Sì, stando ai trattati. L’articolo 50 del Trattato di Lisbona precisa in modo chiaro l’uscita
Uscire dall’Unione europea: può veramente farlo Londra?
Sì, stando ai trattati.
L’articolo 50 del Trattato di Lisbona precisa in modo chiaro l’uscita di uno Stato membro dall’Unione europea:
con l’utilizzo della cosiddetta procedura di recesso, per la quale un paese che vuole abbandonare l’Unione deve comunicare la sua decisione al Consiglio europeo.
Inizia così un negoziato tra l’Unione e lo Stato membro sulle modalità del recesso, che si conclude con un accordo, a cui fa seguito una delibera che deve essere adottata a maggioranza qualificata dal Consiglio e approvata dal Parlamento europeo.
Dall’entrata in vigore dell’accordo i Trattati cessano di essere applicati allo Stato al più tardi due anni dopo la notifica del recesso.
Le relazioni dell’Unione con il Regno Unito verrebbero a quel punto regolate da trattati bilaterali, come è il caso adesso tra Ue e Svizzera, per esempio.
La stretta cooperazione tra l’Unione europea e la Svizzera si riflette in una fitta rete di trattati che comprende circa 120 accordi e poggia sull’Accordo di libero scambio concluso nel 1972. Tra il 1989 e il 1992 la Svizzera ha partecipato, insieme ai paesi partner dell’AELS, ai negoziati per la creazione di uno Spazio economico europeo (SEE). Il popolo svizzero ha tuttavia rifiutato l’adesione al SEE nel dicembre 1992.
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Parlando di politica europea del commercio, altro asse di sviluppo è quello multilaterale rappresentato dall’Organizzazione Mondiale del Commercio, dove l’Ue gioca un ruolo cruciale. OMC