Si è avvalsa della facoltà di non rispondere. L’Infanta Cristina di Borbone, sorella di re Felipe VI di Spagna, ha testimoniato per la prima volta al
Si è avvalsa della facoltà di non rispondere. L’Infanta Cristina di Borbone, sorella di re Felipe VI di Spagna, ha testimoniato per la prima volta al processo per lo scandalo Noos davanti al tribunale di Palma di Maiorca. L’infanta ha risposto solo alle domande del suo avvocato e non a quelle dell’accusa, dichiarando di non aver saputo che la carta di credito usata per le spese personali sue e del marito fosse intestata alla compagnia di loro proprietà: “Mio marito ha spiegato la questione della carta di credito. Gli è stata offerta e lui l’ha accettata, ma era a suo carico, come lui ha già spiegato. Non ricordo di averla usata”, ha dichiarato la principessa.
“Perchè Lei ha acquisito il 50% del capitale sociale della compagnia?”, ha chiesto il suo legale. “Me lo ha chiesto mio marito e quindi io ho accettato. Lui era l’amministratore e ha sempre preso le decisioni in base ai consiglio del suo commercialista”, ha risposto l’Infanta.
La principessa è accusata con il marito Inaki Urdangarin di presunte malversazionI nella gestione della fondazione Noos. L’infanta rischia in teoria 8 anni di carcere, il marito 19. E’ la prima volta da quando la monarchia è stata ripristinata in Spagna che un membro della famiglia reale viene sottoposto a processo penale e rischia il carcere.