Israele: Netayahu sostiene il generale Eisenkot contro uso eccessivo della forza

L’uso della forza contro i palestinesi provoca un dibattito in Israele nel quale si esprime anche il primo ministro Benjamin Netanyahu. In cinque mesi 176 palestinesi sono stati uccisi da soldati o poliziotti israeliani perché accusati di aggressioni o tentativi di aggressione con coltelli. Ventisette le vittime israeliane.
Netanyahu ha difeso il capo di stato maggiore Gadi Eisenkot che ha invitato i propri uomini a moderare l’uso della forza. Dichiarazioni criticate da alcuni membri del governo.
“C‘è stata una discussione vuota”, ha affermato Netanyahu. “Il capo dello staff militare affermava semplicemente una cosa ovvia. In ogni caso le forze di difesa israeliane e le forze di sicurezza operano come si deve. Tutto quello che è stato detto dopo la dichiarazione del generale Eisenkot nasce dall’ignoranza o da calcoli politici”.
“Non svuotate i caricatori”, aveva raccomandato Gadi Eisenkot ai propri uomini, riferendosi alla una adolescente uccisa a novembre perché avrebbe aggredito con delle forbici due israeliani. I soldati le hanno sparato numerose volte mentre era a terra, immobile, come mostrano le telecamere di sorveglianza.
Ultimo episodio questa domenica: un palestinese è stato ucciso a un posto di controllo in Cisgiordania, perché avrebbe tentato di accoltellare un soldato.