Solo un monito ai paesi che non ricollocano i rifugiati, Avramopoulos: "non vogliamo punire nessuno ma sottolineare le responsabilità"

Solo un monito ai paesi che non ricollocano i rifugiati, Avramopoulos: "non vogliamo punire nessuno ma sottolineare le responsabilità"
Di Euronews
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Il Commissario agli affari interni e all’immigrazione Dimitris Avramopoulos ha annunciato di aver mandato una lettera ai ministri degli interni

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Il Commissario agli affari interni e all’immigrazione Dimitris Avramopoulos ha annunciato di aver mandato una lettera ai ministri degli interni europei per sollecitare l’applicazione del sistema di ripartizione dei migranti. Fino ad ora poco solo circa 500 persone su 160.000 sono stati trasferite in altri paesi europei. Lo abbiamo intervistato.

Efi Koutsokosta, euronews:
“Vuole avviare procedure di infrazione contro quegli Stati membri che non implementano il sistema di ripartizione dei rifugiati e le altre decisioni europee in merito?”

Dimitris Avramopoulos, Commissario agli affari interni e all’immigrazione:
“Non è in programma nell’immediato. In questo momento non vogliamo punire nessuno. Quel che vogliamo fare è di mettere ognuno di fronte alle proprie responsabilità. Se alcuni Stati membri reagiscono in modo negativo e non vogliono rispettare le regole, abbiamo i mezzi per cercare di convincerli”.

Efi Koutsokosta, euronews:
“Ora lei ha annunciato che il regolamento di Dublino dovrà essere nuovamente attuato anche in Grecia. Ma Atene è in grado di accettare il rientro di tutti questi profughi?”

Dimitris Avramopoulos, Commissario agli affari interni e all’immigrazione: “Ovviamente no. L’anno scorso ci siamo resi conto che il regolamento di Dublino non può funzionare correttamente. Quindi stiamo pensando di cambiare Dublino. Ma fino ad allora il regolamento di Dublino è vivo. E il secondo elemento sulla sua domanda. Nessuno vuole davvero mettere più peso sulle spalle della Grecia. La Grecia è sopraffatta. Sì, la Grecia è sotto le luci dei riflettori e sì, la Grecia è stata un po ‘in ritardo nel reagire all’inizio. Ma ora la Grecia sta lavorando molto bene direi, hanno intensificato i loro sforzi”.

Efi Koutsokosta, euronews:
“Abbiamo sentito una nuova proposta da parte della Turchia e Germania a favore di un intervento marittimo della NATO in questa crisi per proteggere i confini marittimi. Qual è la posizione della Commissione? È d’accordo con questa proposta?”

Dimitris Avramopoulos, Commissario agli affari interni e all’immigrazione: “Io non la vedo in modo negativo perché la NATO ha la capacità, la forza, i mezzi per contribuire al nostro sforzo di gestire al meglio questo problema, tenendo sempre conto di un elemento che un’alleanza, in termini di difesa, è definita da un nemico. C‘è un nemico di fronte a noi? Tutte queste persone disperate sono dei nemici? Un nemico è la rete di trafficanti”.

Efi Koutsokosta, euronews:
“Un ultima domanda di concludere. Abbiamo sentito il primo ministro slovacco, che ha detto che l’Unione europea sta per crollare se non controlliamo la crisi migratoria. Ed anche Matteo Renzi ha detto che l’Unione europea era come un’orchestra che suona sul Titanic. Cosa ne pensa?”

Dimitris Avramopoulos, Commissario agli affari interni:
“Invece di dare la colpa dell’Europa, è bene ricordare a noi stessi che l’Europa siamo anche noi. Credo che tornare a politiche nazionali, sia dannoso per il sogno e progetto europeo e non porti da nessuna parte. O è meglio dire che questo ci porta indietro nei tempi oscuri della storia europea. La questione è molto chiarA ora. In che modo la nostra generazione vuole essere ricordata in futuro?”

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