Bambini rifugiati in Turchia sfruttati nel tessile?

Molti bambini siriani rifugiati in Turchia vengono sfruttati da fabbriche tessili che riforniscono grandi marche internazionali.
È quanto denunciano alcuni media inglesi, ma l’associazione dei produttori del settore di Istanbul smentisce.
Intanto continua a far scalpore l’allarme dell’Europol sui 10mila migranti minorenni di cui si sono perse le tracce dopo il loro arrivo in Europa.
“Ciò che diciamo è che questo è il numero dei minori non accompagnati che non sappiamo dove siano” precisa Brian Donald, capo dello staff di Europol. “Sono ‘persi nel sistema’ è la frase che ho sentito usare e che credo sia una buona definizione. La nostra preoccupazione riguarda il fatto che sappiamo che ci sono persone che sfrutteranno i minori e li useranno per i loro scopi. Stiamo cercando di accrescere la consapevolezza in merito, perché tutti dovrebbero esserne al corrente.”
La metà di quei diecimila minori è scomparsa dopo essere stata registrata in Italia. Molti potrebbero aver semplicemente deciso di sfuggire ad ulteriori controlli per paura delle autorità, ma le ONG temono che tanti siano finiti nelle mani di gang criminali e possano essere vittime di varie forme di sfruttamento, anche sessuale.