Il bodybuilding contro famiglia e società. La ribellione di Dorota

Il bodybuilding contro famiglia e società. La ribellione di Dorota
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

La sua è la storia di "La donna forte", il nuovo documentario proposto dalla piattaforma senza scopo di lucro "99"

Dorota è cresciuta in una famiglia tradizionale polacca. La mamma voleva che fosse gentile e dimessa. Il padre, senza ammetterlo, che fosse il maschio che mancava in famiglia. Lei ha cominciato a farsi i muscoli ed è diventata campionessa di bodybuilding. Per esplorare il suo lato maschile e scoprirsi profondamente donna.

PUBBLICITÀ

Dorota racconta la sua storia in La donna forte di Olo Pawluczuk, il nuovo lavoro proposto da “99”, piattaforma online senza scopo di lucro, per la promozione di documentari.

Offrendone gratuitamente adattamenti in sei lingue e promozione nei festival di tutto il mondo, “99” si avvale del crowdfunding come principale risorsa per finanziare documentari che stentino a vedere la luce o a trovare distribuzione attraverso i canali tradizionali.

In pochi mesi di attività, la piattaforma ha già diffuso e permesso la partecipazione a diversi festival dei documentari Lost in Manboo di Jerôme Plan, sul fenomeno dei giapponesi che – per scelta o per necessità – risiedono nei minuscoli loculi messi a disposizione dagli internet cafè, e L’avventura di Grégory Lassalle, attualissima vicenda di tre migranti ivoriani entrati in Europa da clandestini che – dopo essere rimasti bloccati per mesi in Grecia – decidono infine di guadagnare l’Occidente ricco, attraverso l’ormai celebre “rotta balcanica”.

Per saperne di più su “99” o proporre il tuo documentario clicca qui

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Grano ucraino: Polonia pronta ai negoziati, se l'Ucraina ritira la denuncia

Il veto sul grano ucraino. Varsavia disposta a trattare ma a certe condizioni

Ucraina, Polonia e Oms: lotta contro la tubercolosi diffusa tra i rifugiati ucraini