Con una seduta parlamentare all’adrenalina, il Venezuela ha inaugurato la nuova stagione politica, quella dell’Assemblea Nazionale in mano
Con una seduta parlamentare all’adrenalina, il Venezuela ha inaugurato la nuova stagione politica, quella dell’Assemblea Nazionale in mano all’opposizione per la prima volta da 16 anni a questa parte.
Le elezioni del 6 dicembre scorso hanno sancito la fine dell’egemonia parlamentare del potere chavista. Il leader del partito d’opposizione Azione Democratica Henry Ramos, nuovo Presidente del Parlamento al posto dell’uscente Diosdado Cabello, ha fatto la lista delle priorità:
“Dobbiamo recuperare la nostra autonomia come potere legislativo” ha detto. “Dobbiamo fare una legge di amnistia e riconciliazione nazionale e, nel corso di 6 mesi a partire da oggi, trovare un’uscita costituzionale, democratica, pacifica, elettorale per porre fine a questo governo”.
Una seduta caotica, caratterizzata dagli slogan contrapposti dei deputati chavisti e della nuova maggioranza parlamentare. La quale tuttavia ha preferito non precipitare lo scontro con il governo del Presidente Nicolas Maduro, accettando di aspettare il giudizio del Tribunale Supremo per l’assegnazione di 3 seggi contesi nello Stato meridionale di Amazonas. Tre soli seggi che sanciscono lo spartiacque tra la maggioranza qualificata dei 3/4 o meno. Discriminante per poter chiedere l’impeachment di Nicolas Maduro e determinare il futuro del Paese.