La crisi dei rifugiati si impone nell'agenda della Presidenza olandese

La crisi dei rifugiati si impone nell'agenda della Presidenza olandese
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Di Margherita Sforza Agenzie:  Olaf Bruns
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Crescita e occupazione, queste dovevano essere le priorità dei Paei Bassi che giovedi’ assumono ufficialmente la presidenza di turno dell’Unione

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Crescita e occupazione, queste dovevano essere le priorità dei Paei Bassi che giovedi’ assumono ufficialmente la presidenza di turno dell’Unione europea, le autorità olandesi incontreranno la commissione europea.
La crisi dei rifugiati tuttavia dominerà il semestre. I Paesi bassi hanno ricevuto 60.000 richiedenti asilo nel 2015, cinque volte di piu’ degli anni precedenti.

Il Consiglio olandese dei rifugiati conta 10.000 volontari in tutto il paese, secondo il vice-direttore Jasper Kuipers, il paese affronta bene la situazione ma ritiene che l’Unione europea nel complesso abbia grandi difficoltà.

“Non vedo un punto di saturazione in cui la società possa dire: basta- dice Kuipers- “Ma la mancanza di soluzioni europee, la mancanza di soluzioni politiche preoccupano l’opinione pubblica ed è anche un mio timore. Spero che durante la presidenza olandese avremo soluzioni concrete per questo problema europeo”.

Per ridurre i costi, la maggior parte delle riunioni ministeriali si svolgeranno nello stesso edificio: il museo nazionale marittimo di Amsterdam e sempre per risparmiare, il governo ha deciso di riciclare lo stesso logo utilizzato per la presidenza olandese del 2004. Un provvedimento che tuttavia non ha raccolto i consensi di tutti.

Sottolinea l’inviato di Euronews, Olaf Bruns:
“Per il governo olandese questa presidenza non arriva nel miglior momento: secondo i sondaggi, l’estrema destra populista da sola è davanti all’intera coalizione di governo, con due messaggi politici, contro l’immigrazione e contro l’Unione europea”.

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