Inquinamento e smog: "allarme rosso" in mezzo mondo da Pechino a Milano

Inquinamento e smog: "allarme rosso" in mezzo mondo da Pechino a Milano
Di Debora Gandini
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Inquinamento atmosferico a livelli record in molti paesi. Uno di questi è la Cina dove Pechino e molte altre città hanno deciso di far scattare

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Inquinamento atmosferico a livelli record in molti paesi. Uno di questi è la Cina dove Pechino e molte altre città hanno deciso di far scattare l’allarme rosso per l’alto tasso di polversi sottili. Scuole chiuse, stop ai lavori di costruzione, blocco del traffico. Il tutto in attesa di un miglioramento della qualità dell’aria.

“Ogni giorno spero di vedere il cielo azzurro. Faccio l’insegnante e mi auguro che finisca questa emergenza in modo che i bambini possano di nuovo tornare a lezione”, fa notare una signora. La situazione più grave è stata registrata nella città di Xinxiang. Qui la concentrazione di particelle particolarmente pericolose ha raggiunto trenta volte il livello massimo stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Non va meglio neppure in Iran. A Teheran, secondo recenti dati, lo smog ucciderebbe 150-180 persone al giorno. E proprio il tasso di mortalità pare essere salito nell’ultima settimana.

PM10 alle stelle anche in Europa. A Roma è stato disposto il blocco totale della circolazione all’interno della Fascia Verde lunedì 28 e martedì 29 dicembre dalle 10 alle 16. Stesso provvedimento, esteso però anche al 30 dicembre, a Milano. Analogo copione anche nella capitale spagnola Madrid.

Si respira male, anzi malissimo infine anche in Bosnia Erzegovina dove a Sarajevo le istituzioni sanitarie hanno raccomandato agli abitanti di usare mascherine di protezione.

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