E’ stato un anno record, il 2015, per il numero di migranti morti nel tentativo di scappare da guerre e povertà. Lo afferma l’Organizzazione mondiale
E’ stato un anno record, il 2015, per il numero di migranti morti nel tentativo di scappare da guerre e povertà. Lo afferma l’Organizzazione mondiale per le migrazioni, nella Giornata dedicata dall’Onu al fenomeno migratorio.
Da gennaio sono poco meno di un milione le persone che hanno tentato di entrare in Europa, e quasi la metà di loro sono profughi in fuga dalla guerra in Siria.
“Ci aspettiamo di superare il milione di persone, che già è un dato cinque volte superiore a quello dell’anno scorso. E voglio aggiungere anche che il flusso ancora elevato nel mese di dicembre si conferma come un flusso letale. Nel Mediterraneo orientale abbiano contato già 760 morti”.
E il bilancio delle vittime nelle traversate continua a salire ogni giorno. Ultima tragedia in ordine di tempo il naufragio di un barcone partito dalla costa egea in Turchia e diretto all’isola greca di Farmakonissi, costato la vita a quattro profughi siriani, tra cui 3 bambini.
Ma il punto di massima crisi è sulle isole greche, dove in un solo giorno, e nonostante le cattive condizioni meteo, sono giunti 4000 profughi, tremila dei quali solo a Lesbo.
E malgrado l’emergenza duri da anni, i migranti continuano a restare abbandonati a se stessi.
“Siamo siriani, e abbiamo paura delle frontiere tra i paesi europei. Abbiamo anche paura dell’inverno”.
“Non ho soldi, sono preoccupato, dove posso andare? Non so dove andare, dove restare con la mia famiglia. In Afghanistan c‘è la guerra e non c‘è lavoro”.
Infine, secondo stime dell’Unhcr nel 2015 le richieste d’asilo nei paesi europei sono
aumentate del 78% rispetto all’anno precedente, mentre la mobilità forzata
riguarda ormai più di 20 milioni di persone.