Colombia: Farc accettano di compensare materialmente le vittime

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Di Euronews
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Amnistia per i reati politici, ma non per quelli di lesa umanità come genocidio o tortura. Era il tema più spinoso su cui le Farc, le forze armate

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Amnistia per i reati politici, ma non per quelli di lesa umanità come genocidio o tortura. Era il tema più spinoso su cui le Farc, le forze armate rivoluzionarie colombiane. Il più antico gruppo guerrigliero latinoamericano e il governo sembra si siano messi d’accordo.

In pratica anche chi ha commesso crimini penalmente rilevanti però, potrà, dopo aver ammesso le proprie malefatte, scontare fino a un massimo di otto anni di reclusione, non essere estradato negli Stati Uniti, e tornare ad essere un uomo libero. Una politica che è stata adottata anche nei confronti di alcuni paramilitari.

Così il presidente Juan Manuel Santos che ha cercato di far accettare alla popolazione l’accordo: “Le Farc per la prima volta hanno accettato di contribuire in modo materiale a compensare le vittime. Non ci sarà amnistia per i crimini contro l’umanità, il genocidio in generale o la violazioni contro i diritti umani”.

Dopo la firma degli accordi, che il governo prevede di concludere a marzo del 2016 a Cuba, le Farc hanno tempo due mesi per deporre le armi.

Molti punti degli accordi restano però ancora sconosciuti, ad esempio circa il futuro impegno politico degli ex guerriglieri che avevano anche chiesto una quota bloccata di scranni parlamentari per i propri ex affiliati. Una richiesta che ha scatenato una ridda di critiche nel paese.

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