Cessato allarme a Los Angeles

Allarme rientrato a Los Angeles, dopo che la polizia ha passato la giornata a setacciare un migliaio di scuole alla ricerca di eventuali ordigni.
La chiusura di tutti gli istituti, dalle materne ai licei, è stata dovuta a minacce ricevute via email, ma che non hanno trovato riscontro.
A due settimane dagli attacchi di San Bernardino, le autorità californiane non hanno voluto correre rischi.
“Il nostro primo compito – ha dichiarato il sindaco di Los Angeles, Eric Garcetti, – è garantire che i cittadini siano al sicuro. È molto facile saltare alle conclusioni e so che di solito ciò che le persone pensano nelle prime ore può non essere ciò che appare nelle ore successive. Speriamo che non sia nulla e che i nostri figli possano tornare a scuola domani.”
La stessa minaccia, pare inviata da una località della Germania, era arrivata anche sulla costa opposta degli Stati Uniti, a New York, dove le autorità l’hanno subito considerata un falso allarme. A confermarlo sono il sindaco e la polizia.
“L’email ricevuta a New York è simile, quasi identica a quelle arrivate in altre località, e in particolare a Los Angeles”, riferisce il capo della polizia locale, Bill Bratton. “Noi non la consideriamo una minaccia terroristica credibile e stiamo indagando su questo episodio con l’ipotesi che fosse uno scherzo.”
La polizia di New York non ha mancato di suscitare polemiche definendo “una reazione eccessiva” la decisione delle autorità di Los Angeles di chiudere le scuole.
Il mese scorso, un video diffuso dall’Isil aveva minacciato attacchi a New York simili a quelli compiuti a Parigi.