Nessun negoziato con i "gruppi armati". Assad dice no a opposizione e ribelli

Nessun negoziato di pace con i “gruppi armati”. Stati Uniti e Arabia Saudita vogliono farmi trattare con dei terroristi. Bachar Al-Assad respinge al mittente la proposta emersa al termine della due giorni che ha riunito diversi gruppi ribelli ed esponenti dell’opposizione siriana a Riad, in Arabia Saudita. “Lascino prima le armi – ha aggiunto Assad -. Poi potranno unirsi al governo”.
Opposizione e ribelli chiedono invece che sia lui a lasciare, prima di un periodo di transizione. Ed è forse questo che da Parigi fa dire a Kerry che in merito all’accordo siglato a Riad “restano ancora degli interrogativi e dei nodi da sciogliere”. Anche se poi aggiunge: “Sono fiducioso che potremo venirne a capo.
Determinante potrebbe essere il viaggio, annunciato prima dell’intervento di Assad, che martedì dovrebbe portarlo a Mosca per incontrare Putin e Lavrov. L’insistenza occidentale per indurre Assad a lasciare è un “enorme errore” – ha ribadito da Roma il Ministro degli esteri russo, così prendendo anche le distanze dalle richieste di opposizione e ribelli siriani. “Ritengo però positiva la decisione di intervenire in maniera concreta – ha aggiunto a questo proposito – identificando i gruppi terroristi e aiutando le Nazioni Unite a riunire una delegazione per i negoziati con il governo. Se ciò sarà fatto, potremmo già incontrarci la prossima settimana”.
Fervido il lavorio diplomatico anche tra i Paesi contrari ad Assad: mercoledì è previsto un tavolo a Parigi, volto proprio a coadiuvare il processo di selezione della delegazione che ancora si spera potrà incontrare Assad.