Offerta record e domanda in frenata: petrolio a $39 al barile

Offerta record e domanda in frenata: petrolio a $39 al barile
Di Giacomo Segantini Agenzie:  REUTERS
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Una settimana dopo la fumata nera sul taglio alla produzione Opec, i prezzi del petrolio toccano i minimi da sette anni. Non bastasse il fatto che il

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Una settimana dopo la fumata nera sul taglio alla produzione Opec, i prezzi del petrolio toccano i minimi da sette anni. Non bastasse il fatto che il greggio pompato ogni giorno dall’organizzazione di Vienna è a livelli record, il surplus d’offerta potrebbe presto aumentare.

Parola dell’Agenzia internazionale per l’energia, secondo cui l’anno prossimo la crescita della domanda rallenterà. La notizia non è piaciuta ai mercati: il Brent europeo e il WTI americano sono scesi rispettivamente sotto i 39 e sotto i 36 dollari e mezzo al barile.

“La domanda nel 2016 sarà più debole. E, allo stesso tempo, in caso di rimozione delle sanzioni, potremmo vedere il ritorno della produzione iraniana sui mercati“, spiega il direttore dell’agenzia, Fatih Birol. “Non vedo davvero come potremmo osservare un rimbalzo dei prezzi. Il 2016 sarà senza dubbio caratterizzato da forti pressioni al ribasso”, aggiunge.

Mentre gli automobilisti festeggiano il calo dei prezzi dei carburante, gli analisti si dividono sul futuro. Alcuni parlano di un riequilibrio dei prezzi dettato dalla diminuzione della produzione non-Opec. Altri, come Goldman Sachs prevedono: esaurita la capacità di stoccaggio globale, il greggio crollerà a 20 dollari al barile.

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