Tensione al confine tra Grecia e Macedonia dove l’esercito macedone da questa mattina sta innalzando una barriera di filo spinato. Tra i migranti in
Tensione al confine tra Grecia e Macedonia dove l’esercito macedone da questa mattina sta innalzando una barriera di filo spinato. Tra i migranti in transito, a cui viene impedito l’ingresso nel Paese, e i militari si sono registrati scontri e si è reso necessario l’intervento della polizia.
#Migranti, la nuova barriera tra Macedonia e Grecia – LE FOTO – https://t.co/CuLwqn9t2Gpic.twitter.com/rKsjngEbaO
— Agenzia ANSA (@Agenzia_Ansa) 28 Novembre 2015
Sono di una settimana fa le decisioni del governo di Skopje di consentire il passaggio sul proprio territorio soltanto a siriani, iracheni e afghani (i rifugiati di guerra) e di costruire quattro chilometri di barriera per tentare di fermare il flusso di persone che cercano di raggiungere l’Europa del nord, tramite la cosiddetta rotta dei Balcani.
La meta finale dei rifugiati resta sempre la Germania e Angela Merkel, a una decina di giorni dal congresso della CDU, deve fare i conti con l’ala più conservatrice del suo partito che chiede un tetto massimo al flusso dei migranti e l’eventuale ripristino dei controlli alle frontiere.
“Penso – aveva detto Merkel soltanto mercoledì al Bundestag – che l’esempio della Turchia illustri quanto sia nostro interesse che Ankara sia in grado di padroneggiare questa situazione, ossia ospitare i rifugiati. E se vogliamo tornare a condizioni normali, a una situazione legale ai confini esterni dell’Unione europea, una cooperazione con la Turchia è necessaria”.
Per la cancelliera dunque la soluzione potrebbe essere sostenere economicamente Ankara. Domenica intanto è in programma il vertice fra Unione europea e Turchia. Bruxelles vorrebbe dilazionare gli aiuti per i rifugiati in due anni, ma il governo turco chiede che l’Europa stanzi immediatamente tre miliardi di euro.
Looking ahead to Sunday's meeting of #EUTurkey leaders: https://t.co/DAfLUrDJZ8. #migrationEU#refugeecrisis
https://t.co/NG0jaRnQKG
— EU Council (@EUCouncil) 27 Novembre 2015