Quinto giorno di allerta massima a Bruxelles. Nonostante la minaccia di un attacco terroristico resti “seria e imminente”, le scuole della capitale
Quinto giorno di allerta massima a Bruxelles. Nonostante la minaccia di un attacco terroristico resti “seria e imminente”, le scuole della capitale belga riaprono. Davanti agli istituti agenti di polizia pattugliano le strade, presenza che rassicura alcuni genitori e inquieta altri.
“Sono abbastanza tranquillo. Basta la polizia a farci sentire sicuri” racconta un genitore a Euronews. Parere completamente opposto quello di una madre che poco dopo aver lasciato sua figlia a scuola ammette:“Non sono molto rilassata, il rischio di un attacco terroristico resta”.
Dal Governo federale arriva, inoltre, una lista di misure per la sicurezza che le scuole dovranno adottare nei prossimi giorni. Tra queste l’aumento dei militari davanti gli edifici, ma anche la possibile creazione di “stanze securizzate”.
“L’idea di creare dei luoghi sicuri in caso ci sia un attacco terroristico è positiva” spiega a Euronews il Presidente del Municipio di Saint Josse “Ma non risolve l’urgenza immediata. Oggi c‘è bisogno per prima cosa di tutelare i bambini e rassicurare le loro famiglie”.
La decisione del Governo Michel di riaprire gli isituti scolastici ha sollevato diverse critiche a livello politico. Come quella della Copresidente dei Verdi, Zakia Khattabi, che a Euronews spiega:“Fino a lunedì le misure prese restavano in linea con il livello di allerta, ed è stato facile spiegarle alle famiglie. Oggi, invece, il Premier Michel ci dice che l’allerta resta al livello massimo, ma le scuole possono riaprire. Credo ci si trovi davanti a un’informazione paraddosale”.
Per garantire la serenità degli studenti, inoltre, in molte scuole della capitale belga il corpo docenti sarà istruito a compiti di ascolto e gestione del panico. Aspetti importanti per garantire il ritorno alla normalità quotidiana il prima possibile.