Germania, il morale delle aziende tiene nonostante scandali e terrorismo

Il morale delle aziende tedesche? È come il diamante: impossibile da scalfire. Non ci è riuscito lo scandalo delle emissioni truccate che ha colpito milioni di auto di Volkswagen. Non ci è riuscito il rallentamento economico della Cina, importante sbocco dell’export di Berlino. E stando all’istituto IFO, che sonda mensilmente l’umore di 7 mila imprese, non ci sta riuscendo nemmeno il terrorismo.
Molti prevedevano un crollo dell'indice dell'umore delle aziende tedesche a causa degli attacchi a Parigi. Ma i dati dicono che le risposte al sondaggio non sono cambiate
“Molti prevedevano un crollo del nostro indice a causa degli attacchi a Parigi. Ma i dati dicono che le risposte delle aziende non sono cambiate. La tendenza, cioè, è rimasta immutata e l’indice ha continuato a crescere“, spiega Klaus Wohlrabe, economista dell’istituto di Monaco. “Nemmeno l’incertezza sui mercati ha avuto effetti apparenti sull’economia tedesca, che dimostra sangue freddo e vuole ricominciare a investire – prosegue Wohlrabe – E i consumi tedeschi sono in ottima forma ormai da mesi”.
A questi ultimi (sostenuti da occupazione, salari in crescita e inflazione bassa) si aggiunge ora anche l’ingente spesa governativa per i rifugiati. Per quanto riguarda le esportazioni, antico pilastro della crescita economica tedesca, i primi mesi dell’anno hanno visto un boom del commercio con Stati Uniti e Gran Bretagna, il quale ha controbilanciato il calo della domanda dai Paesi emergenti.