È ancora emergenza in Crimea, dove manca l’elettricità in seguito a un sabotaggio dei piloni elettrici in territorio ucraino. Dopo l’annessione da
È ancora emergenza in Crimea, dove manca l’elettricità in seguito a un sabotaggio dei piloni elettrici in territorio ucraino. Dopo l’annessione da parte della Russia, la Crimea ha continuato a importare elettricità dall’Ucraina, in assenza di una linea diretta con la Russia.
Linea che potrebbe arrivare a breve, ma non è questione di giorni, secondo l’inviata di euronews:
“Mosca dice che sta lavorando a ritmi serrati, per accelerare la realizzazione del ponte elettrico lungo la parte meridionale dello stretto di Kerch per rifornire la Crimea. In precedenza le autorità russe avevano annunciato che la prima parte del progetto sarebbe stata completata entro l’inizio del 2016, e la seconda entro la prossima estate”.
Nel frattempo i tecnici ucraini non riescono a raggiungere in sicurezza i piloni danneggiati, e la polizia ha ingaggiato qualche tafferuglio con i militanti tatari a presidio delle strutture, spalleggiati dall’estrema destra nazionalista.
Il Ministro ucraino dell’Energia è relativamente ottimista:
“Ci sono danni significativi alla rete, su quattro linee ad alta tensione. Non appena riusciremo a garantire l’accesso dei tecnici, le riparazioni non dovrebbero prendere più di 72 ore”.
Tre giorni ancora per le riparazioni, se gli attivisti sul posto lasceranno passare i tecnici. Nel frattempo, Kiev ha deciso, per ragioni non legate alla crisi dell’energia, il blocco del traffico di merci da e per la Crimea. Il Ministro russo dell’Energia giungerà in giornata nella penisola.