Con l’inverno ormai alle porte le condizioni dei migranti si fanno sempre più difficili, tra pioggia, freddo e torrenti in piena: ma il fiume umano
Con l’inverno ormai alle porte le condizioni dei migranti si fanno sempre più difficili, tra pioggia, freddo e torrenti in piena: ma il fiume umano che tenta di raggiungere la Germania percorrendo la via dei Balcani non si ferma. La Slovenia non riesce a gestire il flusso sempre più imponente. Nottetempo, centinaia di migranti hanno attraversato il fiume Sudla nei pressi di Doboca, che fa da confine tra Croazia e Slovenia.
“L’acqua è molto fredda, non si tocca in alcuni punti, è in piena. Ma dovevamo passare da qui, abbiamo trovato tanta acqua. Abbiamo bisogno di aiuto, ci servono vestiti, cibo, siamo completamente bagnati”.
In mattinata il Parlamento sloveno ha approvato l’invio dei militari alle frontiere. Soldati che affiancheranno da domani i poliziotti per la sorveglianza dei confini e la gestione del flusso, che viene poi in gran parte incanalato verso l’Austria.
Lubiana, che lamenta una scarsa collaborazione da parte croata, ha chiesto l’aiuto dell’Unione europea, che ha garantito sostegno sotto forma di personale e mezzi per la polizia.