Più di centomila persone sono scese in piazza a Istanbul. Una manifestazione contro il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) che, a sei
Più di centomila persone sono scese in piazza a Istanbul. Una manifestazione contro il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK) che, a sei settimane dalle elezioni legislative anticipate, ha avuto tutta l’aria di un raduno elettorale pro AKP, partito del presidente Recep Tayyip Erdogan.
“Siamo venuti qui – dice al microfono di euronews uno dei manifestanti – per unire le forze contro il terrorismo. Noi non facciamo differenze tra turchi e curdi. Viviamo assieme. Dobbiamo porre fine alla discriminazione, ma al tempo stesso dobbiamo eliminare il PKK”.
“Penso che dietro gli attacchi recenti – aggiunge un altro manifestante – ci sia la cospirazione di alcuni Paesi stranieri che vogliono distruggere la pace e la stabilità in Turchia. I turchi e i curdi sono fratelli e rimarranno tali anche nel futuro.”
Discorsi simili a quelli fatti dai vertici del partito di governo che, all’appuntamento elettorale del primo novembre, sperano di eliminare il partito filo-curdo HDP. E ritrovare così la maggioranza assoluta.