Altre manette sono scattate nell’ambito delle indagini per l’attentato di Bangkok che lo scorso 17 agosto ha causato 20 morti e 125 feriti. Si tratta
Altre manette sono scattate nell’ambito delle indagini per l’attentato di Bangkok che lo scorso 17 agosto ha causato 20 morti e 125 feriti. Si tratta di due cittadini malesi, tra cui una donna, e un pachistano, fermati in Malesia: lo ha detto la polizia del Paese nel corso di una conferenza stampa a Kuala Lumpur.
L’inchiesta prosegue, l’attentato al santuario di Erawan non è mai stato rivendicato. “Siamo sicuri che i sospettati potranno aiutare gli inquirenti thailandesi a comprendere chi sono i responsabili della strage di Bangkok. In questo momento non è possibile fornire ulteriori dettagli perché anche qui sono in corso delle indagini”, ha spiegato l’ispettore generale Khalid Abu Bakar.
Oltre 10 i mandati di arresto emessi. Ancora ricercato il presunto killer con la maglietta gialla, lo straniero ripreso dalle telecamere mentre lascia uno zaino a terra. A consegnare all’attentatore lo zaino con l’ordigno è stato Yusufu Mierili, un cinese di 25 anni e di etnia uigura che ha confessato le sue responsabilità agli inquirenti.