Scandali e recessione in Brasile, S&P taglia il rating a "spazzatura"

Ora più che mai l’economia brasiliana ha bisogno di redenzione. Standard & Poor’s ha retrocesso la nota di credito di Brasilia in territorio speculativo (meglio noto come “junk“, spazzatura), a BB+.
Parliamo di una contrazione economica superiore al 2% quest'anno, anche più grave il prossimo. Poi c'è l'altro grande problema: deficit e debito pubblico
Soltanto l’intervento della banca centrale ha impedito alla moneta, il real, di affondare completamente. Per gli analisti si tratta di un vero e proprio atto di sfiducia nella capacità del governo di traghettare il Paese fuori dalla peggiore recessione degli ultimi 25 anni.
“Parliamo di una contrazione economica superiore al 2% quest’anno, anche più grave il prossimo. Poi c‘è l’altro grande problema: deficit e debito pubblico”, commenta Vicky Pryce, economista del Centre for Economics and Business Research. “Non c‘è da sorprendersi se quello che oggi tutti si chiedono è fin dove arriveranno le bocciature e se ce ne saranno altre. La probabile risposta è sì”, conclude.
A questo si aggiungono le conseguenze del terremoto politico in atto: lo scandalo corruzione dentro Petrobras, ma anche le tante commistioni tra magnati delle costruzioni e membri del partito di governo. Ciliegina sulla torta: l’interminabile balletto sulle possibili dimissioni del ministro delle Finanze Joaquim Levy.