Venezuela-Colombia: alle stelle le tensioni al confine

Caracas scende in piazza in favore della linea dura, l’ONU lancia un appello alla calma e l’Unione delle Nazioni Sudamericane convoca una riunione d’emergenza.
Presidente Santos llama a consulta al embajador de Venezuela y pide convocar reunión extraordinaria de Unasur. http://t.co/nPZYuqHXv2
— Noticias Unasur (@NoticiasUnasur) 28 Agosto 2015
Le tensioni tra Venezuela e Colombia innescate una decina di giorni fa dalla decisione del presidente Maduro di chiudere un tratto di frontiera si acuiscono e portano anche al reciproco ritiro degli ambasciatori.
I manifestanti scesi in strada nella capitale venezuelana ripetono in coro la versione del governo: “La chiusura dei tratti di frontiera decretata da Maduro è non solo cosa buona e giusta, ma addirittura indispensabile, per proteggere Paese e popolazione dalla minaccia di contrabbandieri e gruppi paramilitari che fanno il bello e il cattivo tempo al confine con la Colombia”.
#VenezuelaTierraDePaz El Pueblo marcho por la defensa de nuestra Patria! pic.twitter.com/Bs7lL8a2Wo
— Willian Gil (@WillianGil) 29 Agosto 2015
Alla chiusura di un primo tratto di confine – ordinata il 20 agosto e poi protratta a tempo indeterminato – è seguita quella di un altro posto di frontiera.
#Maduro decide cerrar otro tramo de #frontera con #Colombiahttp://t.co/9bJg2gZeVTpic.twitter.com/mZ5kBuyogA
— Ecuavisa (@ecuavisa) 28 Agosto 2015
5.000 i colombiani che secondo Caracas avrebbero lasciato “volontariamente” le zone interessate, ma Bogotà denuncia violazioni dei diritti umani e parla invece di sgomberi.
“E’ tardi ormai per una soluzione diplomatica – dice una di loro -. Il danno è fatto: ci hanno cacciati, costretti ad abbandonare le nostre case e a lasciarci tutto alle spalle. E’ un’ingiustizia, una crudeltà per noi colombiani”.
GALERÍA: Así cruzan los colombianos el río Táchira desde Venezuela. http://t.co/V2YtLpaq77pic.twitter.com/WlFqA1UxIW
— El Espectador (@elespectador) 29 Agosto 2015
La questione approderà lunedì sul tavolo dell’Unasur, che l’affronterà al livello dei suoi ministri degli esteri.