Perù: la lotta al narcotraffico affama i campesinos

Nel villaggio di Nuevo Canaveral, in Perù, i coltivatori di coca cercano di recuperare qualche foglia dopo il passaggio della squadra anti-droga. La lotta alle piantagioni del governo di Lima, supportata dagli Stati Uniti, sta affamando i contadini.
Migliaia di campesinos hanno perso la loro unica fonte di reddito in cambio, nella migliore delle ipotesi, di un machete e qualche seme di cacao.
“Non dobbiamo dimenticare che in queste zone è in corso un’operazione per smantellare il traffico di droga – sostiene Carlos Figueroa, rappresentante della Commissione nazionale per lo sviluppo e la vita senza droghe – Non stiamo dicendo che i coltivatori di coca sono trafficanti, ma i veri trafficanti di droga li sfruttano e li attirano nella loro catena produttiva criminale”.
Tra il 2013 e il 2014 sono stati distrutti 55mila ettari di piantagioni, il 30% della produzione peruviana, e fatte saltare in aria anche le piste di atterraggio usate dai trafficanti. 95mila le famiglie di contadini colpite dallo sradicamento delle piantagioni.