Crisi greca: il parlamento ellenico alla prova del voto sull'accordo con i partner europei

Crisi greca: il parlamento ellenico alla prova del voto sull'accordo con i partner europei
Di Alberto De Filippis
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Sembra calmo il parlamento di Atene prima di una giornata campale in cui l’assemblea dovrà votare se accettare o meno l’accordo di Alexis Tsipras con

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Sembra calmo il parlamento di Atene prima di una giornata campale in cui l’assemblea dovrà votare se accettare o meno l’accordo di Alexis Tsipras con i partner europei.

Martedì sera, nella prima intervista televisiva concessa dal premier ellenico alla tv nazionale, Tsipras ha detto: “Assumo le mie responsabilità per errori e ommissioni e per aver firmato un accordo in cui non credo, ma che sono costretto a ottemperare, e non fuggirò dalle mie responsabilità”.

Intervista drammatica, sia perché trasmessa di un canale appena riaperto, ma su cui pende il pericolo di nuovi massicci licenziamenti come richiesto dal memorandum, ma anche per i contenuti e per il convincimento del premier da 170 giorni: “Quella dei nostri partner è stata una vendetta contro il nostro popolo dopo il referendum”.

Una visione almeno parzialmente condivisa, quella del primo ministro ellenico, persino dal Fondo Monetario internazionale che in un documento riservato ha criticato l’accordo sottolineando che il debito greco debba essere ristrutturato, altrimenti si è in un vicolo cieco.

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