Il 5 luglio i greci potranno dire sì o no alle proposte dei creditori: 15 miliardi di euro in cambio di nuove riforme
Il 5 luglio i greci potranno scegliere se accettare o respingere la proposta dei creditori in un referendum . L’ha annunciato il primo ministro Alexis Tsipras in un messaggio televisivo, perché i partner dell’Eurogruppo – ha detto – hanno presentato un ultimatum che va contro i valori europei: “Chiederò ai leader europei di concederci un’estensione di qualche giorno del piano di salvataggio in corso, affinché gli elettori greci possano scegliere liberi da ricatti e pressioni, come impone la costituzione greca e come richiedono i valori dell’Unione europea”.
La dichiarazione a sorpresa giunge al termine di una settimana di negoziati non stop e alla vigilia della riunione dell’Eurogruppo ritenuta decisiva per le sorti della Grecia. Dopo l’ennesima riunione con Hollande e Merkel, Tsipras era tornato a parlare di ricatto da parte dei creditori. Si riferiva alle riforme chieste in cambio del nuovo piano di aiuto da 15 miliardi di euro, tra cui un intervento sulle pensioni più alte e l’introduzione di tasse al settore navale.
Un ulteriore colpo per i greci, già stremati dall’austerità. Il referendum sarà per loro l’occasione di dire se sono disposti a fare nuovi sacrifici.