Il Giappone rende omaggio alle 200 mila vittime della battaglia di Okinawa, che nel 1945 chiuse il conflitto con gli Stati Uniti e i loro alleati
Il Giappone rende omaggio alle 200 mila vittime della battaglia di Okinawa, che nel 1945 chiuse il conflitto con gli Stati Uniti e i loro alleati.
Alla cerimonia ufficiale ha partecipato, col primo ministro Shinzo Abe, anche l’ambasciatrice di Washington a Tokyo, Caroline Kennedy.
Il tempo non ha cancellato il dolore nei pochi testimoni ancora in vita.
“La guerra è finita 70 anni fa, ma ancora abbiamo la sensazione che non sia finita davvero. Ancora scavando saltano fuori oggetti di quella battaglia, e anche bombe statunitensi inesplose. A Okinawa le cicatrici sono ancora visibili”.
L’intervento del premier Abe è stato disturbato dalla protesta di un gruppo di cittadini che si battono contro il trasferimento da Henoko a Okinawa di una base militare degli Stati Uniti.
Il territorio di Okinawa fu occupato dagli Usa fino al 1972, e oggi ospita la metà dei 47.000 soldati Usa presenti in Giappone.