“Qualcuno deve essere coraggioso, e penso di dover essere io”: parole che erano scritte sul blog di Dylann Roof, il 21enne che ha sparato in chiesa a
“Qualcuno deve essere coraggioso, e penso di dover essere io”: parole che erano scritte sul blog di Dylann Roof, il 21enne che ha sparato in chiesa a Charleston, uccidendo nove persone.
Era una sorta di manifesto razzista, in cui il nero veniva individuato come nemico.
Nelle foto pubblicate sul sito, Roof impugnava la pistola poi usata nella strage, bruciava una bandiera statunitense e sventolava invece vessilli sudisti, come quello che ancora campeggia davanti alle sedi istituzionali della Carolina del Sud.
Ed è per chiederne la rimozione che è stata avviata una protesta, accompagnata da appelli sui social network. Anche l’ex candidato repubblicano alla Casa Bianca, Mitt Romney, chiede che venga tolta. “Per molti è simbolo di odio razziale”, ha spiegato.
In serata si è tenuta una marcia di protesta contro quello che è stato definito dagli organizzatori “il terrorismo dei bianchi”, mentre nella chiesa in cui si è verificata la strage si celebrava una veglia. “Il killer ha spezzato i nostri cuori. Ma noi ci alziamo e andiamo in chiesa”, ha spiegato la famiglia di una delle vittime nell’annunciare la riapertura della chiesa per le preghiere domenicali.