Mentre sale a sei il bilancio delle vittime dell’incendio scoppiato lunedi’ sera in un deposito di petrolio vicino a Kiev, arrivano anche i primi
Mentre sale a sei il bilancio delle vittime dell’incendio scoppiato lunedi’ sera in un deposito di petrolio vicino a Kiev, arrivano anche i primi fermi. Si tratta del direttore dell’impianto Yuriy Shkvyra. Procedimento penale anche contro l’ex vice procuratore generale per aver accettato tangenti da parte dal dirigenti della Brsm-Nafta che gestiva il deposito andato in fiamme.
Il premier ucraino Arseniy Yatsenyuk ha assicurato che tutti i responsabili pagheranno per quello che è accaduto: “Prenderemo i criminali, i colpevoli di questo incidendio, di questa violazione della legge”.
Intanto dopo quattro giorni le fiamme sono state del tutto domate. La società BRSM-Nafta ha offerto una lauta ricompensa a chi fornirà informazioni sui mandanti e autori del gesto. Per l’azienda non ci sarebbero dubbi le fiamme sarebbero di origine dolosa, si sarebbe trattato un attentato.