Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Turchia: piattaforma civica si prepara a monitorare il voto

Turchia: piattaforma civica si prepara a monitorare il voto
Diritti d'autore 
Di Euronews
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

Turchia al voto domenica per il rinnovo del parlamento, elezioni che potrebbero cambiare decisamente il panorama politico. Sulla scia delle proteste

PUBBLICITÀ

Turchia al voto domenica per il rinnovo del parlamento,
elezioni che potrebbero cambiare decisamente il panorama politico. Sulla scia delle proteste contro il governo cominciate nel 2013, il movimento di osservatori indipendenti “‘Il voto e oltre” ha monitorato le presidenziali dell’anno scorso.

Sarà presente anche stavolta, con un maggior numero di volontari, 70mila in 162 località. Il movimento è espressione di una generazione che sente il bisogno di trasparenza, spiega il suo portavoce Sercan Celebi.
“Il loro lavoro consiste in due compiti. Il primo sarà molto visibile, il monitoraggio delle urne. Il secondo sarà invisibile, il monitoraggio del processo di attribuzione dei voti.
“Il voto e oltre” raccoglierà i risultati di 174mila urne attraverso il proprio software e li metterà a confronto con i risultati ufficiali. Quindi il giorno delle elezioni tutto il processo sarà sotto controllo”.

Domenica l’obiettivo di Erdogan potrebbe fallire: il suo partito, l’islamico AKP, potrebbe non ottenere la maggioranza dei due terzi necessaria al capo dello Stato per trasformare la Repubblica in presidenziale. A impedirglielo l’eventuale ingresso il parlamento del partito curdo HDP.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Elezioni in Turchia: Erdogan alla prova di variabili e imprevisti

Turchia, rallentata Internet per scontri tra polizia e opposizione: colpiti YouTube, X e Instagram

Turchia alle milizie curde in Siria: "Non ritardare il processo di integrazione"