GB, elezioni: gente chiede riforme dal nuovo governo.

La prospettiva è quella dell’ingovernabilità: maggioranza relativa ma non assoluta. Quello in Gran Bretagna è un voto segnato dall’incertezza, un testa a testa tra i conservatori dell’attuale premier David Cameron e il leader laburista Ed Miliband.
“Il partito laburista ha un percorso politico più chiaro rispetto ai conservatori perché quest’ultimo è sostenuto da più partiti diversi tra di loro. Tuttavia credo che i conservatori avranno un maggior numero di voti, e i liberaldemocratici saranno i primi a trattare con loro, come hanno dichiarato un paio di settimane fa”, fa notare Danielle Haralambous analista politico.
Altro punto chiave il referendum per uscire o restare in Unione Europea, promesso dal premier uscente in caso di rielezione: “Cameron sta dicendo che questo voto è una specie di referendum sull’Europa, ma nessuno ha capito il senso, la gente è confusa. C‘è molta retorica politica nei discorsi che si sono fatti, molti politici parlano di cose non reali, ad eccezione dell’UKIP di Farage molto concreto”, sostiene Charlie Wolf altro esperto di politica.
Chiunque vinca sarà chiamato a confrontarsi con alleanze per nulla scontate. Sempre che ci sia un vero e proprio vincitore, come sostiene anche il nostro inviato a Londra James Franey. Senza contare che secondo i sondaggi gli elettori britannici sono profondamente insoddisfatti dell’attuale sistema politico dominato per decenni da conservatori e laburisti. Quello che la gente chiede al nuovo governo è quello di attuare subito le riforme.