Ucraina: un anno fa la rivolta filo-russa nell'est

Ucraina: un anno fa la rivolta filo-russa nell'est
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Di Euronews
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Il 6 aprile 2014 qualche migliaio di manifestanti si riunisce davanti alla sede del governo regionale di Donetsk, nell’est dell’Ucraina. La folla

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Il 6 aprile 2014 qualche migliaio di manifestanti si riunisce davanti alla sede del governo regionale di Donetsk, nell’est dell’Ucraina. La folla brandisce bandiere russe e striscioni contro l’Europa e gli Stati Uniti: protesta soprattutto contro il nuovo governo di Kiev, al potere dalla caduta di Viktor Yanukovich a febbraio.

“Siamo contro questa gang – dice una manifestante riferendosi al governo ucraino – siamo contro il fascismo. Io voglio un’unione doganale con la Russia. Kiev non ci ascolta e neppure l’Unione Europea”.

Dopo l’atto di forza russo in Crimea, gli animi cominciano a scaldarsi nella parte russofona del Paese. “Mi preoccupo per quanto può accadere domani al nostro Paese. Non sono favorevole alla separazione, ma non riconosco il governo attuale, gli oligarchi sono di nuovo al potere”.

Lo stesso giorno a Luhansk, è il quartier generale dei servizi segreti a essere accerchiato e preso d’assalto dalla folla che anche qui acclama la Russia. Viene chiesta la liberazione dei detenuti dei servizi di sicurezza e un referendum sull’adesione alla Russia, come quello organizzato in Crimea.

La parola Russia è sulle labbra dei manifestanti anche a Charkiv, seconda città del Paese, la sera dello stesso giorno. I manifestanti occupano la sede dell’amministrazione locale.

Anche a Donetsk l’edificio del governo locale viene occupato dai filo-russi. Gli autori della protesta reclamano una riunione d’emergenza del parlamento regionale per discutere di un eventuale voto per entrare a far parte della Russia.

E’ quanto avviene l’indomani. In questo filmato si vede un uomo, non identificato, proclamare l’istituzione della Repubblica Popolare di Donetsk.

Il presidente ucraino in carica all’epoca, Alexandre Turchinov, accusa la Russia. “Cari cittadini ucraini, ieri è cominciata la seconda fase dell’operazione speciale della Russia contro l’Ucraina. I nemici dell’Ucraina cercano di ripetere lo scenario della Crimea, ma noi non li lasceremo fare. Ieri abbiamo creato una cellula di crisi: inizierà un’operazione anti-terroristica contro coloro che hanno preso le armi”.

Durante il mese di aprile dell’anno scorso il movimento separatista si è ingigantito fino a sfociare in una guerra che nessuno avrebbe mai immaginato alle porte dell’Europa.

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