Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Siria, Idlib conquistata dai ribelli. Ma non c'entra l'Isil

Siria, Idlib conquistata dai ribelli. Ma non c'entra l'Isil
Diritti d'autore 
Di Alfredo Ranavolo
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button

La città nordoccidentale è nelle mani di al-Nusra e dei suoi alleati. L'esercito lealista di Assad, però, afferma di prepararsi alla controffensiva.

La città siriana di Idlib è in mano alla coalizione ribelle “Armata Fattah”. Un video postato su youtube mostra l’accanimento dei combattenti sulla statua di Hafed al-Assad, padre dell’attuale presidente Bashar.

La coalizione include al-Nusra, vicina ad al Qaeda, e numerosi altri gruppi che si oppongono al regime di Damasco: Jund al-Aqsa, Jaish al-Sunna, Liwa al-Haqq, Ajnad al-Sham e Faynad al-Sham.

#Syria: celebrations in Binnish after the end of the regime in #Idlib city https://t.co/etPI0K1Htx pic.twitter.com/HXmlRCwHNy

— Thomas van Linge (@arabthomness) 28 Marzo 2015

A Idlib si trova circa un milione di persone, tra residenti e profughi provenienti da altre regioni dove si combatte.

Si trova nelle vicinanze della strategica autostrada che collega Damasco ad Aleppo e alla provincia di Latakia, sulla costa, roccaforte di Bashar al-Assad.

È a soli 25 chilometri, inoltre, dal confine con la Turchia. È il secondo capoluogo di provincia abbandonato dalle forze lealiste dopo Raqqa, dove invece a governare è l’Isil, organizzazione rivale dell’ Armata Fattah.

I media fedeli al regime affermano che le forze lealiste non hanno abbandonato la zona, ma si sono schierate a sud della città per organizzare una nuova offensiva volta a riconquistarla. E sostengono che sono stati già uccisi centinaia di ribelli.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Siria: al via le prime elezioni parlamentari dalla caduta di Assad

Siria, almeno 25 corpi ritrovati in una fossa comune vicino a Damasco

La Siria riprende le esportazioni di petrolio: 600mila barili di greggio verso mercati esteri dopo la revoca delle sanzioni