La comunità afro-americana da mesi protesta contro i comportamenti discriminatori delle forze dell'ordine, confermati anche in un rapporto del Dipartimento di giustizia Usa
La manifestazione di Ferguson di ieri sera era seguita alle dimissioni del capo della polizia locale, Thomas Jackson, l’ultimo di una serie di funzionari caduti in disgrazia ma non perseguiti dalla giustizia dopo l’uccisione del diciottenne Michael Brown il 9 agosto scorso.
La morte del giovane di colore, freddato dal poliziotto bianco Darren Wilson benché disarmato, ha scatenato negli scorsi mesi un’ondata di proteste e indignazione in tutti gli Stati Uniti, dove la comunità afro-americana ha denunciato sistematiche discriminazioni e abusi da parte delle forze dell’ordine.
Proteste sfociate più volte in disordini, violenze e atti di vandalismo.
Lo stesso Wilson ha dovuto lasciare l’uniforme, ma le indagini che lo riguardano si sono chiuse senza una condanna, mentre il Dipartimento di giustizia
ha accusato la polizia di Ferguson e altre istituzioni municipali di discriminazione sistematica della comunità di colore.