L’esercito iracheno avanza e strappa territori ai jihadisti dello Stato Islamico. Dopo la città di Al Baghdadi i militari hanno stretto d’assedio
L’esercito iracheno avanza e strappa territori ai jihadisti dello Stato Islamico. Dopo la città di Al Baghdadi i militari hanno stretto d’assedio Al-Dour mentre si preparano per l’assalto definitivo a Tikrit, città natale di Saddam Hussein. Ad aiutare le forze armate, i raid aerei di Stati Uniti e forze di coalizione: undici nelle ultime 24 ore.
Per Mohammed Al-Ghabban, ministro dell’Interno iracheno, sono giornate decisive nella battaglia contro l’ISIL: “Quest’area è la più importante della zona. Un’area che va da Udhaim Dam alla montagna di Hamrin e dalla montagna Hamrin al pozzo di petrolio di Baiji. È un’area grande e strategica perché aiuterà a tagliare i rifornimenti al nemico. Dall’inizio delle operazioni abbiamo ottenuto un rapido successo in questa zona”.
Tikrit, oltre ad avere un significato simbolico, ne ha uno strategico: è il capoluogo di Salahuddin, provincia considerata il granaio dell’Iraq, con la più grande raffineria di petrolio del Paese.
Una volta riconquistata Tikrit, l’esercito iracheno potrà prepararsi per l’offensiva finale contro Mossul, da giugno roccaforte dei terroristi islamici.
Secondo le Nazioni Unite da lunedì, giorno dell’inizio delle operazioni militari nella zona, 4000 famiglie hanno lasciato le proprie case.