E’ l’Egitto di Al Sisi ad aver spinto per una convocazione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu sul caos libico. Se una risoluzione che autorizzi
E’ l’Egitto di Al Sisi ad aver spinto per una convocazione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu sul caos libico. Se una risoluzione che autorizzi nel Paese un intervento internazionale appare ancora lontana, il Cairo chiede almeno quella per una missione araba.
“Il Segretario della Lega Araba è d’accordo con la linea egiziana e ha inviato una lettera ai ministri degli esteri chiedendo un’azione araba coordinata contro il terrosismo”.
Le autorità egiziane hanno confermato, intanto, l’arresto di 55 miliziani dell’Isil durante un’operazione speciale a Derna in Libia. Da Roma, intanto, il Governo italiano insiste sulla necessità di un accordo politico.Una necessità ribadita anche nel corso del colloquio telefonico tra il Ministro degli esteri Paolo Gentiloni e il Segretario di Stato statunitense John Kerry.
Non soltanto vicinanza geografica e interessi economici, anche l’intensificarsi dei flussi migratori in arrivo spingono l’Italia in prima linea nella crisi libica.
Dai media britannici arrivano avvertimenti sulla possibile infiltrazione di miliziani Isil tra i disperati dei barconi in arrivo sulle coste italiane. Un’indiscrezione che trova conferme in alcuni rapporti dell’intelligence italiana.