Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Ucraina: diplomazia immobile. Durissimi scontri per controllo aeroporto Donetsk

Ucraina: diplomazia immobile. Durissimi scontri per controllo aeroporto Donetsk
Diritti d'autore 
Di Euronews
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button

Chi controlla l’aeroporto di Donetsk, strategico scalo in Ucraina orientale? Separatisti filorussi e lealisti affermano a vicenda di averne il

PUBBLICITÀ

Chi controlla l’aeroporto di Donetsk, strategico scalo in Ucraina orientale? Separatisti filorussi e lealisti affermano a vicenda di averne il controllo.

Quello è che certo è che nelle ultime 24 ore almeno 11 persone sono morte. 4 erano civili.

La diplomazia sembra impotente. Il presidente Petro Poroshenko ha parlato telefonicamente con la cancelliera tedesca Angela Merkel, ma nulla sembra muoversi. Da aprile le vittime sono oltre 4800. Gli abitanti di Donetsk sono provati.

“Non finisce mai. Non posso dire chi fa fuoco e da dove arrivano gli spari. Stai seduto e tutto trema. Ti chiedi: la casa crollerà o resisterà?La prossima vota la centreranno o la mancheranno?”, si chiede un uomo.

Una ragazza aggiunge: “Vivi nel timore che ti colpisca un razzo quando sei dentro casa. E orribile. Spero solo che finisca presto”.

Gli abitanti di qui hanno la sensazione di essere un bersaglio in mezzo a una pioggia di proiettili impazziti.

La Bielorussia dice che un nuovo inontro del griuppo di contatto ancora non c‘è. Per un nuovo meeting ad Astana, in Kazakhstan, a cui dovrebbero partecipare anche Putin, la Merkel e Hollande, non c‘è ancora la data. E intanto a Donetsk la gente continua a morire.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Ucraina: ex presidente del parlamento ucciso in un agguato a Leopoli

Nuovi attacchi russi in Ucraina con missili e droni, almeno due morti e 33 feriti nella notte

Più di un milione di persone in Ucraina hanno bisogno di essere evacuate dalle zone del fronte